Dettagli

Cosa è ENV

Tokens

Envoy: Una panoramica completa sul proxy di rete open-source

Introduzione a Envoy

Nel mondo della tecnologia in rapida evoluzione, il ruolo dei proxy di rete è diventato più cruciale che mai. Tra questi, Envoy si distingue non solo come uno strumento, ma come una pietra miliare per le applicazioni cloud-native. Originariamente concepito da ingegneri di Lyft nel 2016, Envoy è un proxy di rete open-source che affronta specificamente i problemi di affidabilità all'interno delle architetture di microservizi. Dalla sua nascita, ha trasceso il suo scopo iniziale diventando una risorsa essenziale per sviluppatori e tecnologi in tutto il mondo, ridefinendo gli standard della comunicazione servizio a servizio.

Che cos'è Envoy?

Envoy è essenzialmente un server proxy distribuito ad alte prestazioni progettato per microservizi e applicazioni cloud-native. Funziona sia come un bus di comunicazione che come un "data plane universale", rendendolo una soluzione versatile per architetture di microservizi su larga scala. La sua funzionalità principale ruota attorno alla fornitura di caratteristiche essenziali come:

  • Bilanciamento del carico avanzato: Envoy facilita il routing intelligente del traffico, ottimizzando l'utilizzo delle risorse e migliorando l'affidabilità.
  • Osservabilità: La piattaforma offre ampie metriche e capacità di logging, migliorando la capacità degli sviluppatori di monitorare le prestazioni del sistema.
  • Caratteristiche di sicurezza robuste: Envoy incorpora vari protocolli di sicurezza, garantendo comunicazioni criptate e proteggendo dati sensibili.

Astraendo il livello di rete, Envoy consente agli sviluppatori di fornire applicazioni robuste senza essere vincolati a specifiche restrizioni infrastrutturali.

Chi è il creatore di Envoy?

Lo slancio dietro la creazione di Envoy può essere attribuito alle menti innovative di Matt Klein e Pete Morelli, entrambi ingegneri di Lyft all'epoca. Il loro obiettivo era affrontare i significativi problemi di affidabilità intrinseci ai microservizi e alle applicazioni cloud-native. Con la loro esperienza collettiva, hanno gettato le basi per quello che sarebbe poi diventato uno dei proxy più ampiamente adottati nel settore tecnologico.

Chi sono gli investitori di Envoy?

Essendo un progetto open-source ospitato dalla Cloud Native Computing Foundation (CNCF), Envoy non segue il modello di investimento tradizionale. Invece di fare affidamento su finanziatori, il suo sviluppo è sostenuto da contributi di una moltitudine di organizzazioni, appassionati di tecnologia e professionisti dedicati ad avanzare le capacità e le funzionalità della piattaforma. Il supporto della CNCF è una testimonianza dell'importanza del progetto nel panorama tecnologico moderno.

Come funziona Envoy?

L'unicità di Envoy risiede nella sua architettura innovativa e nelle sue capacità. Operando come una service mesh, Envoy utilizza diversi componenti fondamentali per gestire il traffico di rete:

  • Listener: Entità che gestiscono le richieste in entrata e le instradano ai servizi appropriati.
  • Filtri: Middleware che intercettano le richieste per attività come logging, autenticazione o metriche.
  • Cluster: Gruppi di host upstream a cui Envoy proxy il traffico.
  • Endpoint: Singoli indirizzi di rete che appartengono a un cluster.

L'architettura di Envoy è progettata per essere agnostica rispetto alla piattaforma, consentendo una configurazione dinamica attraverso API, rendendola estensibile e adattabile a vari framework e ambienti. Supportando un'ampia gamma di protocolli—come HTTP/2 e gRPC—ne migliora la flessibilità, consentendo agli sviluppatori di implementarlo senza problemi in diverse applicazioni.

Timeline di Envoy

Il percorso di Envoy è stato segnato da vari traguardi chiave che evidenziano la sua evoluzione e crescente rilevanza nell'ecosistema tecnologico:

  • 2016: L'inizio di Envoy da parte degli ingegneri di Lyft Matt Klein e Pete Morelli, mirato a risolvere i problemi di affidabilità dei microservizi.
  • 2016: Dopo il suo sviluppo iniziale, Envoy è stato open-sourced e ceduto alla Cloud Native Computing Foundation (CNCF), segnando un cambiamento significativo nella sua governance.
  • 2017: Envoy è diventato un progetto laureato all'interno della CNCF, indicando il suo stato maturo e l'ampia adozione nelle pratiche industriali.
  • 2019: La CNCF ha rilasciato un rapporto che delinea le impressionanti metriche di crescita di Envoy, sottolineando i suoi vari casi d'uso e la velocità di sviluppo.
  • 2021: Il proxy ha continuato a svolgere un ruolo fondamentale nell'ecosistema, in particolare all'interno di varie service mesh, sottolineando la sua importanza nello sviluppo di applicazioni contemporanee.
  • 2023: L'impatto di Envoy sull'industria è stato documentato in “Inside Envoy: The Proxy for the Future,” un film che racconta la sua evoluzione e direzione futura.

Caratteristiche principali di Envoy

Alte prestazioni

Envoy è progettato per gestire volumi di traffico elevati in modo efficiente e vanta un ridotto utilizzo di memoria. Questo lo rende particolarmente adatto per aziende con applicazioni esigenti.

Configurazione flessibile

Gli sviluppatori possono sfruttare la capacità di Envoy di essere configurato dinamicamente tramite API, fornendo la flessibilità necessaria per adattarsi alle esigenze in evoluzione delle applicazioni.

Bilanciamento del carico avanzato

Envoy implementa tecniche di bilanciamento del carico all'avanguardia, come ritentativi automatici e circuit breaking, garantendo un servizio ininterrotto anche sotto carichi elevati.

Osservabilità

Con la sua capacità di fornire un'osservabilità profonda nel traffico Layer 7, Envoy consente agli sviluppatori di monitorare e analizzare in modo completo le proprie applicazioni. Il supporto nativo per il tracing distribuito consente ulteriori approfondimenti e debugging.

Caratteristiche di sicurezza robuste

La sicurezza è fondamentale nell'era digitale, e Envoy è progettato con molteplici misure di sicurezza, tra cui la terminazione TLS e protocolli di autenticazione, garantendo la trasmissione sicura dei dati.

Envoy Gateway

Accanto alle sue funzionalità principali, Envoy ha avviato iniziative come l'Envoy Gateway. Questo progetto open-source mira a semplificare l'uso di Envoy come gateway API, semplificando la gestione e la configurazione per le organizzazioni. Con un focus sull'aumento dell'accessibilità, l'Envoy Gateway incarna l'etica lungimirante del progetto Envoy, rendendo più facile per le aziende adottare soluzioni moderne e scalabili per la gestione delle API.

Conclusione

Envoy rappresenta una testimonianza dell'innovazione nella tecnologia dei proxy di rete, dimostrando il potere della collaborazione open-source nella risoluzione di sfide complesse in ambienti cloud-native. Dalla sua architettura dettagliata al suo focus su sicurezza e prestazioni, Envoy continua a plasmare il futuro della comunicazione servizio a servizio. Man mano che le organizzazioni migrano sempre di più verso microservizi e architetture cloud-native, il ruolo di Envoy è più critico che mai, consolidando il suo posto nell'arsenale dei moderni sviluppatori e tecnologi.

Condividere su